Additivazione olio con passivatori dei metalli – passivazione

Il fenomeno dello zolfo corrosivo può essere contrastato in maniera efficace solo mediante la depolarizzazione selettiva Chedcos, tuttavia Sea Marconi è in grado di eseguire anche il trattamento di passivazione (da alcuni ritenuta erroneamente una contromisura al problema dello zolfo corrosivo).
Questa operazione consiste nell’aggiungere all’olio corrosivo presente nel trasformatore un additivo passivante (ToluilTriazolAmmina o Ciba-Irgamet 39 o NyPass), che ha l’obiettivo di proteggere le superfici in rame dall’attacco dei composti corrosivi come il DBDS.

Bisogna tener presente però, che l’azione protettiva del passivante

  • ha un effetto disomogeneo,
  • limitato nel tempo
  • e non ha alcun effetto contro l’azione del solfuro di rame

come hanno già dimostrato i casi di guasto documentati:

 

CIGRE n. 378 /2 – 2009

4.1.1 Experiences (C). However, the addition of metal passivators is not a guarantee against failures. For instance, in Brazil, more than 200 shunt reactor oils in service were passivated (in most cases between ½ and 2 years after going into service). It has been reported that 9 of these units failed between one and 24 months after passivation. One explanation for these failures which led to very corrosive oils and high thermal loads, is that deposition took place very quickly (in the first months after start-up),following which passivation was ineffective.(C).

 

Da ultimo è doveroso chiarire che il passivatore non elimina la causa del problema dello zolfo corrosivo, cioè il DBDS (e gli altri composti solforati corrosivi).

[ALT img: Additivazione olio con passivatori dei metalli]

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